fiorenzo de gasperi (anno 2005)
L’IO IN CERCA D’ALTROVE
L’artista pugliese Totaro a Folgarida
Le terre della realtà si confondono con quelle dell’inconscio e quindi della fantasia. E’ questa la traccia su cui ci invita ad incamminarci Berardino Totaro, artista pugliese che espone le proprie opere fino al 27 febbraio “Alla Sosta dell’Imperatore” a Folgarida in Val di Sole.Con il titolo “Giochi nel Vento” le case, i castelli, le figure e le maschere fanno da sfondo per una ricerca
del proprio Io e di un mondo che, lentamente ma inesorabilmente, sta scomparendo o è da riscoprire dietro le illusorie porte che conducono ad un altrove che si confonde con l’infinito. La porta dà all’interno o all’esterno. Le mura proteggono ma anche imprigionano. E non ci sono finestre per scappare, per guardare, per essere visti. Soltanto un aquilone vola libero mentre persone in bicicletta ruotano attorno ad un centro che si sposta continuamente come un tempo hanno fatto Achille ed Ettore, rincorrendosi inutilmente. Oltre il surrealismo, oltre la metafisica. Questo è il viaggio di Totaro. Le sue architetture affascinano perché sono castelli dell’anima, kafkianamente meandri dove l’Io si perde e si ritrova. Una cosa unisce il corpo e la psiche: sono entrambi una concrezione del castello così come il castello è una concrezione del loro essere. Nessuna vita è concepibile al di fuori di quei corridoi di pietra, di quei saloni senza luce, di quelle torri. Nessuna vita è concepibile se non oltrepassa la soglia ineluttabile per un altrove che molte volte è soltanto dietro l’angolo o dentro di noi.